“Un ulteriore importante tassello per la Giustizia cantonale e nazionale”
Sono iniziati a Bellinzona i lavori per la costruzione del nuovo Pretorio. Il progetto prevede di mantenere la vecchia e storica facciata che dà su viale Franscini, aggiungendovi un nuovo corpo. “Una volta ultimato, l’edificio accoglierà la Corte di appello del Tribunale penale federale, la Pretura penale – la cui sede sarà dunque confermata a Bellinzona, seguendo altresì gli auspici del Parlamento – e la Polizia cantonale. La nuova importante realizzazione – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi – si inserisce nella strategia logistica generale promossa dal Governo, nell’ottica di assicurare pari dignità nelle varie regioni del Cantone alle sedi della Giustizia: dal Pretorio di Bellinzona, appunto, alla futura ristrutturazione del Pretorio di Locarno i cui lavori sono programmati a partire dal 2025 per giungere all’auspicato acquisto del nuovo Palazzo di giustizia di Lugano nello stabile Botta. Progetti che devono essere intesi quali investimenti, in una prospettiva lungimirante e di lungo periodo, tesi a rispondere, rispettando la storia del nostro Cantone a livello della presenza delle autorità sul territorio, alle esigenze della Giustizia e di chi vi opera: una Giustizia moderna che in futuro conoscerà la digitalizzazione dell’attività, ciò che richiede degli stabili adeguati e funzionali. L’investimento a Bellinzona per i lavori al nuovo Pretorio sarà di circa 50 milioni di franchi e la Capitale diventerà più bella grazie a questa realizzazione”, sottolinea Norman Gobbi.
Nelle principali città del Cantone tre sedi istituzionali che danno dignità logistica alla Giustizia. Però manca ancora un tassello, quello di Lugano. “Il messaggio che chiede un credito di circa 80 milioni di franchi per l’acquisto dell’ex Banca del Gottardo (oggi sede della EFG, ndr) è in discussione in commissione della Gestione da quasi 4 anni. Molte le osservazioni avanzate da alcuni deputati. Legittime. Abbiamo fornito tutte le precisazioni, accolto talune istanze, dimostrando che non si vuole concentrare tutta la Giustizia a Lugano. Teniamo presente che a partire dal 2025 partiranno, come detto, i lavori anche al Pretorio di Locarno, dopo quelli a Bellinzona. Auspico che alla ripresa dei lavori delle commissioni del Gran Consiglio vi sia un’accelerazione sul messaggio, per giungere finalmente in porto. Per la Città di Lugano poter dare un futuro sicuro e prestigioso all’edificio realizzato dall’architetto Mario Botta e mantenere in città importanti e qualificati posti di lavoro rappresenta un valore aggiunto a beneficio dei propri cittadini. Per la Giustizia cantonale sarebbe la soluzione ideale in una prospettiva di lungo corso” conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
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