I disordini causati domenica dai tifosi del Lucerna in trasferta a San Gallo ha riacceso il dibattito sul biglietto nominale. Gobbi: “Non si tratta di discutere, ma di affrontare un problema che danneggia anche le società”.
Gli ultras del FC Lucerna oltre ai fuochi pirotecnici domenica hanno riacceso il dibattito sullo svolgimento di alcune partite a porte chiuse, così come sul biglietto nominale. Nonostante la chiusura del settore ospiti, alcuni supporter hanno infatti deciso di andare a San Gallo per assistere alla partita, occupando altre zone dello stadio e mettendo in pericolo i presenti. Un comportamento che non è piaciuto alle autorità, la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (Cddgp) ha affermato che se dovessero esserci altri problemi “si potrebbe arrivare all’esclusione totale del pubblico” dagli incontri tra le due squadre. Il tutto, ricordiamo, è nato lo scorso 20 maggio quando tra le due tifoserie si erano verificati pesanti scontri che avevano portato al ferimento di quattro persone. Da qui la decisione di chiudere il settore ospiti di entrambe le società per ogni sfida della stagione in corso.
Gli ultras del FC Lucerna oltre ai fuochi pirotecnici domenica hanno riacceso il dibattito sullo svolgimento di alcune partite a porte chiuse, così come sul biglietto nominale. Nonostante la chiusura del settore ospiti, alcuni supporter hanno infatti deciso di andare a San Gallo per assistere alla partita, occupando altre zone dello stadio e mettendo in pericolo i presenti. Un comportamento che non è piaciuto alle autorità, la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (Cddgp) ha affermato che se dovessero esserci altri problemi “si potrebbe arrivare all’esclusione totale del pubblico” dagli incontri tra le due squadre. Il tutto, ricordiamo, è nato lo scorso 20 maggio quando tra le due tifoserie si erano verificati pesanti scontri che avevano portato al ferimento di quattro persone. Da qui la decisione di chiudere il settore ospiti di entrambe le società per ogni sfida della stagione in corso.
Gobbi: “la città di San Gallo ha sbagliato”
La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia ha deciso di non intervenire immediatamente perché, ha spiegato a Ticinonews Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni ticinese, “a San Gallo non sono state adottate tutte le misure previste”. Questo, per Gobbi, “è un grave errore commesso dalle autorità cittadine sangallesi che si sono sempre dimostrate molto tolleranti per quanto riguarda il tifo violento”. Non avendo attuato alcuna misura per limitare il tifo ospite “hanno permesso ad alcuni tifosi di creare questa situazione che ha messo in difficoltà le società sportive e le autorità di Polizia”. Un agire che per il consigliere di Stato “porterà verso una valutazione favorevole al biglietto nominale soprattutto per le partite di calcio, perché non si tratta di mettere in discussione il tifo organizzato, ma di mandare fuorigioco i violenti”.
La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia ha deciso di non intervenire immediatamente perché, ha spiegato a Ticinonews Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni ticinese, “a San Gallo non sono state adottate tutte le misure previste”. Questo, per Gobbi, “è un grave errore commesso dalle autorità cittadine sangallesi che si sono sempre dimostrate molto tolleranti per quanto riguarda il tifo violento”. Non avendo attuato alcuna misura per limitare il tifo ospite “hanno permesso ad alcuni tifosi di creare questa situazione che ha messo in difficoltà le società sportive e le autorità di Polizia”. Un agire che per il consigliere di Stato “porterà verso una valutazione favorevole al biglietto nominale soprattutto per le partite di calcio, perché non si tratta di mettere in discussione il tifo organizzato, ma di mandare fuorigioco i violenti”.
La situazione in Ticino
Il biglietto nominale è da anni un tema caldo sui tavoli delle società sportive ticinesi. C’è infatti chi lo ritiene un ostacolo e un costo supplementare, vista la logistica che andrebbe messa in campo. “Non si tratta di discutere, ma di affrontare un problema che crea problemi anche ai club”, ha continuato Gobbi. “Questi tifosi violenti danneggiano lo sport, l’immagine del tifo organizzato e fanno perdere attrattività allo stadio, soprattutto per le famiglie. Bisogna lottare tutti insieme contro questi ultrà che non vogliono ascoltare ragione. Per queste persone esiste solo una soluzione: chi vuole rispettare le regole può entrare allo stadio, altrimenti resta alla larga dal campo”, ha concluso il direttore del DI.
Il biglietto nominale è da anni un tema caldo sui tavoli delle società sportive ticinesi. C’è infatti chi lo ritiene un ostacolo e un costo supplementare, vista la logistica che andrebbe messa in campo. “Non si tratta di discutere, ma di affrontare un problema che crea problemi anche ai club”, ha continuato Gobbi. “Questi tifosi violenti danneggiano lo sport, l’immagine del tifo organizzato e fanno perdere attrattività allo stadio, soprattutto per le famiglie. Bisogna lottare tutti insieme contro questi ultrà che non vogliono ascoltare ragione. Per queste persone esiste solo una soluzione: chi vuole rispettare le regole può entrare allo stadio, altrimenti resta alla larga dal campo”, ha concluso il direttore del DI.
Da www.ticinonews.ch