Comunicato stampa
Anche durante questo inverno le previsioni ci dicono che le nostre montagne saranno ben frequentate dalla popolazione locale e dagli ospiti. Per questo motivo il Dipartimento delle istituzioni ripropone la campagna di prevenzione e sensibilizzazione invernale del progetto Montagne sicure. La priorità sarà data all’attività sul terreno, subordinatamente alle misure di prevenzione divulgate attraverso i canali di comunicazione del progetto e dei partner, che in numero sempre maggiore hanno aderito alla campagna, mettendo a disposizione le loro competenze settoriali a favore della sicurezza di chi frequenta la montagna.
Come già successo lo scorso anno, le limitazioni negli spostamenti imposte dalle norme di protezione Covid-19 hanno accresciuto l’interesse della popolazione locale e di quella delle regioni limitrofe verso il nostro territorio alpino, sia per la pratica dello sci, sia – soprattutto – per escursioni spesso con le ciaspole.
La campagna di prevenzione invernale assume quindi maggiore rilevanza, perché vuole sensibilizzare le persone che frequentano soltanto occasionalmente la montagna. L’obiettivo è quello di attenuare i rischi e gli incidenti, che a volte possono purtroppo avere esito letale.
Per una maggiore efficacia alla Commissione Montagne sicure presieduta da Alessandro Lava e composta da una decina di persone con competenze settoriali e di prevenzione è stata abbinata una Commissione tecnica invernale, formata da esperti che vivono e conoscono al meglio la montagna e quindi possono indicare tutti quei comportamenti da assumere nella pratica in sicurezza dello sport lungo le piste o “fuori pista”. In questo gruppo sono rappresentati i Club Alpini in Ticino, la Federazione Alpinistica Ticinese, il Soccorso alpino, il Gruppo Ricerche e Constatazioni della Polizia cantonale, il Gruppo valanghe cantonale, le capanne alpine e MeteoSvizzera.
Proprio la collaborazione diretta con e tra i principali partner presenti nel nostro Cantone consente alla campagna di sensibilizzazione e di prevenzione Montagne sicure di pilotare i messaggi più appropriati e di raggiungere un numero sempre più alto di persone.
La messa in rete di tutte queste collaborazione è stata un obiettivo voluto dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, al fine di rendere la campagna sempre più efficace ed efficiente. “Oggi Montagne sicure – sottolinea il Consigliere di Stato Norman Gobbi – riesce a proporre un’azione coordinata, ottimizzando l’impegno dei numerosi attori presenti sul territorio che spesso operano su base volontaria con grandi competenze settoriali”.
Pianificare un’escursione
valutando tutti i rischi
Con il gruppo di specialisti la Commissione Montagne sicure ha elaborato una campagna che insiste sull’importanza di pianificare un’uscita, un’escursione o qualsiasi altra attività in montagna. Grazie alle conoscenze di Massimo Bognuda, rappresentante delle Guide alpine Ticino e a Mattia Soldati, coordinatore del Gruppo valanghe cantonale, la campagna lancia messaggi di sensibilizzazione che richiamano a una corretta valutazione dei rischi, legati alla meteo e alle valanghe. Un altro fattore importante da tenere sempre in considerazione è quello costituito dalle fonti da consultare prima di un’uscita. È inoltre sempre bene affidarsi a quelle ufficiali: i canali social talvolta contengono informazioni soggettive, imprecise e non attuali su una determinata escursione. In questo senso, si ricorda il sito internet www.montagnesicure.ch e la pagina Facebook Ticino sicuro, che informa pure sugli altri progetti di prevenzione del Dipartimento delle istituzioni.
Sempre in un’ottica di prevenzione, il contributo del presidente del Soccorso alpino Ticino, Tiziano Schneidt, e quello di Stefano Mariani responsabile del Gruppo Ricerche e Constatazioni (GRC) della Polizia cantonale, si rileva determinante per i consigli nel caso di richiesta di soccorso per perdita dell’orientamento o infortuni, ma pure per conoscere dalla loro esperienza la tipologia di errori ricorrenti e lavorare così d’anticipo.
Infine un ruolo fondamentale lo rivestono pure le scuole svizzere di sci che contribuiscono a migliorare il livello tecnico (e di conseguenza la sicurezza personale) e i vari gremi degli sport invernali, all’interno dei quali, grazie alla collaborazione con Ticino Snowsports presieduto da Nedy Sbardella, saranno veicolati gli importanti messaggi di prevenzione del progetto. Si parla, solo per il Ticino, di circa 400 maestri e 8 scuole di sci. In questo contesto di formazione si inserisce pure l’attività impostata dal presidente della commissione e capo dell’Ufficio dello sport Alessandro Lava durante i corsi base di Gioventù e sport, rispettivamente durante i corsi di perfezionamento. Un lavoro importante che permetterà di sensibilizzare un folto numero di appassionati degli sport invernali, in particolare i giovani.
Le misure previste nelle prossime settimane inglobano in particolare l’attività sul terreno. Verrà pure riproposto, dopo il successo della versione estiva, un sondaggio per valutare le competenze delle persone che frequentano la montagna. Tale sondaggio permetterà soprattutto di dimensionare le priorità dei nuovi messaggi di sensibilizzazione da veicolare. La campagna si svilupperà prioritariamente sul terreno con alcune giornate di sensibilizzazione proposte in collaborazione con i partner di progetto (quasi una decina quelle pianificate che saranno comunicate a breve), senza però dimenticare l’utilizzo dei canali multimediali, la realizzazione di un libretto per una montagna vissuta in sicurezza e, più in generale, un’immagine coordinata che mira ad attirare l’attenzione sui temi principali: tra questi sicuramente lo sport fuori pista, la meteo, il bollettino valanghe, la segnaletica e l’orientamento, la corretta preparazione fisica e il giusto equipaggiamento.