Nella sola giornata di venerdì si sono annunciati in 400
Ryan Pedevilla: «Non ci aspettavamo una reazione così immediata»
Per convincere gli adulti indecisi si valuta un sistema per scegliere l’appuntamento
Le autorità sanitarie lo hanno detto chiaramente: l’obiettivo non è vaccinare il maggior numero di adolescenti, ma offrire uno strumento di protezione in più per chi lo desidera. E, dati alla mano, questa possibilità è stata ben accolta. «Finora si sono registrati in 633 nella fascia dai 12 ai 15 anni. Di questi, 600 hanno già ricevuto un appuntamento, mentre 33 persone sono in attesa», conferma Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione. Nella sola giornata di venerdì, quando cioè è stata aperta ai giovanissimi la possibilità di annunciarsi, sono state sfiorate le 400 richieste. «Non ci aspettavamo una reazione così immediata. Questo indica che molte famiglie erano in attesa del via libera per poter immunizzare i propri figli», dice Pedevilla. Diverse le ragioni che possono aver influito sull’adesione. «Alcuni hanno patologie per le quali il pediatra ha raccomandato la vaccinazione. Ma si tratta di una minoranza. Molti, invece, hanno deciso di iscriversi perché vivono a stretto contatto con una persona considerata a rischio, per esempio con un sistema immunitario debole. Alcuni vogliono giocare d’anticipo in vista della ripresa della scuola, in modo da evitare le quarantene, o desiderano proteggersi maggiormente dalla malattia e dalle sue conseguenze a lungo termine».
Un dispositivo particolare
Le somministrazioni a Giubiasco del preparato di Pfizer – l’unico, finora, ad aver ricevuto il via libera da Swissmedic per i giovanissimi – inizieranno il 4 di agosto e saranno organizzate ogni mercoledì pomeriggio e il sabato. «Per loro – ribadisce Pedevilla – è stato messo a punto un dispositivo particolare: al Mercato coperto sarà presente anche un pediatra e si dovrà arrivare accompagnati dal proprio rappresentante legale». In futuro una modifica del sistema informatico permetterà di scegliere il proprio appuntamento selezionando giorno e data. Questo agevolerà non solo i genitori, che potranno organizzarsi meglio per accompagnare i propri figli, ma anche tutte le persone indecise e che ancora non si sono annunciate per la vaccinazione.
Dimezzate le somministrazioni
Nelle ultime settimane la campagna di vaccinazione ha subito un rallentamento. In Ticino, ma anche in Svizzera. Se prima il nostro cantone viaggiava a un ritmo di 20-25 mila somministrazioni alla settimana, ora sono 13 mila. E la prossima settimana scenderanno a 10 mila. «Osserviamo chiaramente l’effetto delle vacanze, che incidono sulla campagna vaccinale. Siccome avere una sola dose non porta alcun vantaggio negli spostamenti, molti preferiscono aspettare di rientrare dalle ferie per prenotare la vaccinazione. In tutti i casi, mediamente registriamo ancora 200 iscrizioni al giorno», prosegue Pedevilla. In totale, finora le persone vaccinate completamente sono oltre 165.000, ovvero il 46,7% della popolazione. Mentre circa 200.000 persone hanno ricevuto una sola dose. Diverso il tasso di adesione tra le categorie: «Tra gli over 55 siamo attorno all’80%, mentre scende al 72% tra gli over 45. Infine, tra gli over 16 è al 55%».
I contagi crescono
L’invito rimane quello di annunciarsi al più presto. Anche perché le forniture di vaccino continuano ad arrivare e i tempi di attesa si sono ridotti notevolmente. «I quantitativi di Moderna rimangono importanti, con consegne regolari. Questo significa che chi si annuncia oggi può ricevere l’appuntamento in pochi giorni». Diverso il discorso per Pfizer, le cui consegne sono numericamente più contenute. «A Giubiasco per ottenere un appuntamento bisogna attendere qualche settimana». Intanto, sul fronte epidemiologico si fa sentire l’impatto della variante Delta. Ieri sono stati segnalati in Ticino 49 nuovi contagi dopo il fine settimana. A titolo di paragone, una settimana fa i casi di infezione dopo il weekend erano stati 37. Negli ospedali sono ricoverati sette pazienti, due dei quali in terapia intensiva. Anche a livello nazionale il numero dei casi è in aumento. Ieri sono stati segnalati 1.560 contagi, a fronte degli 822 di lunedì scorso. Cifre in rialzo anche per le ospedalizzazioni: 29 attualmente, mentre lo scorso weekend erano state 8.
Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 20 luglio 2021 del Corriere del Ticino