Da www.ticinonews.ch
Il presidente del Governo Norman Gobbi: “È importante la prudenza, ma anche evitare situazioni di stop & go”
Il paragone con l’Italia
Gobbi ha poi paragonato la situazione ticinese con quella della vicina Italia: “Lombardia e Piemonte hanno una situazione epidemiologica simile a quella del Ticino, ma godono di maggiore libertà, con bar, ristoranti e negozi aperti”, ha rimarcato Gobbi. “È la prima volta che si riscontra questa differenza a favore delle province italiane”.
Berna risponde o no?
Non è la prima volta che il Consiglio di Stato scrive a Berna. Ma l’autorità federale risponde agli appelli ticinesi o restano lettera morta? “Spesso si fa orecchie da mercante. Uno degli elementi evidenti è che ci sono barriere linguistiche e geografiche. Purtroppo abbiamo più relazioni a sud che a nord. Questo impone comunque di guardare una relazione e una situazione che deve essere confortata. Se i ticinesi hanno fatto bene dal punto di vista dei contagi, alla fine gli sforzi devono essere premiati”.
La preoccupazione delle varianti
Gli esperti della Confederazione sono prudenti e hanno messo in guardia sugli allentamenti. C’è infatti preoccupazione per le varianti. La scelta è politica di fronte a queste previsioni? Bisogna dare retta ai medici o rischiare? “È importante la prudenza” risponde il consigliere di Stato. “Non possiamo permetterci di richiudere dopo eventuali allentamenti. Quello che abbiamo segnalato anche alla Confederazione è che dobbiamo evitare una situazione di “stop & go”, che sono logoranti. Se le misure non sono più supportate e sopportate dalla popolazione diventa difficile applicarle”.
https://www.ticinonews.ch/ticino/il-ticino-scrive-di-nuovo-a-berna-c-e-stanchezza-DY3809306