Revisione della legge su “Via sicura”
Questa settimana il Consiglio di Stato ha risposto alla consultazione avviata da Berna sulla revisione della legge federale sulla circolazione stradale. Oltre a prevedere modifiche per favorire la promozione delle tecnologie ecologiche, per adattare la legislazione sulla guida autonoma e sull’uso delle e-bike, la revisione introduce novità nell’ambito degli articoli che riguardano il programma di sicurezza stradale “Via sicura”. “Con questa revisione anche l’autorità federale dà ascolto finalmente alle critiche sulla sproporzione tra le severe pene per chi compie reati nell’ambito della circolazione stradale e chi infrange il codice penale in tanti altri settori”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. “È giusto essere rigorosi verso chi mette in pericolo la propria vita e quella degli altri utilizzando l’auto. Ma occorre essere proporzionali. Con l’entrata in vigore delle nuove misure legate a “Via sicura” erano sorte oggettive disparità. Una severità che ha comportato molti problemi. Ora i cambiamenti rendono più eque le misure in materia di guida spericolata”. Qual è a suo giudizio il miglioramento più importante proposto dal Consiglio federale? “Soprattuto il maggior potere discrezionale dato alle autorità. I giudici possono quindi tenere maggiormente conto delle singole circostanze di ogni caso e stabilire la sanzione più idonea. Questo non vuol dire che se la revisione verrà accolta dal Parlamento federale si cancellano le sanzioni e le pene. No, ma il giudice avrà un giusto margine d’apprezzamento per non emettere pene fatte con la fotocopiatrice. Ogni caso infatti può avere delle specificità e delle criticità differenti che oggi non vengono prese in considerazione”. Quali sono le altre novità? “Per esempio – sottolinea Gobbi – viene eliminata la pena detentiva minima di un anno per chi supera un certo limite di velocità che raggiunge la soglia della “pirateria stradale”. In questi casi l’autorità potrà infliggere anche solo una pena pecuniaria, analogamente a quanto si fa con il reato di messa in pericolo della vita altrui”. Solo allentamenti delle pene dunque. Così l’effetto dissuasivo va a farsi benedire. “No, non è così. L’effetto dissuasivo rimane un cardine di questa legge. A dimostrazione di ciò, la pena massima di 4 anni viene mantenuta e con essa anche il carattere di “crimine” attribuito alla guida spericolata”, puntualizza il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, che conclude: “Le camere federali hanno ora la possibilità di aggiustare un quadro legislativo che aveva provocato giustamente molte perplessità e reazioni. Per il Consigliere di Stato che investe molte risorse sul piano della prevenzione – tenuto conto dell’importanza di salvare il maggior numero di vite e quindi di ridurre gli incidenti stradali – si tratta di un passo necessario e benvenuto.