Da www.ticinonews.ch
La vicina penisola ha deciso di chiudere tutte le discoteche fino al 7 settembre.
Per il Presidente del Governo ticinese è un rischio da tenere sotto controllo: “Verificheremo per capire cosa fare dal 24 in avanti”
Nel weekend in Ticino si sono registrati 4 nuovi positivi, mentre non si sono registrati nuovi decessi ed ospedalizzazioni. Nelle strutture sanitarie del nostro cantone resta ricoverata solo una persona, che comunque non si trova in cure intense. Partendo dunque da quelli che sono – rispetto ai dati che arrivano da altre zone d’Europa – numeri comunque incoraggianti, Radio 3i ha parlato con il presidente del Governo Norman Gobbi.
Virus che si diffonde
“Bisogna continuare a gestire un virus che continua a diffondersi, fortunatamente senza avere troppe conseguenze sul sistema sanitario”, spiega Gobbi. E aggiunge: “Benché vi sia sempre un numero (anche se minimo di infettati) pochi di loro devono essere presi a carico dalle strutture sanitarie ospedaliere.
Preoccupano i casi di rientro
Il medico cantonale Giorgio Merlani si è detto preoccupato per i contagi di rientro. Una preoccupazione condivisa anche dal Consigliere di Stato. “Siamo tutti un po’ preoccupati. Il numero di coloro che rientrano e sono risultati positivi è elevato rispetto a chi è rimasto qui e si è infettato con il virus. C’è una componente importante di importazione dalle vacanze e dai viaggi all’estero, anche in zone non rosse. La Francia sta palesando dal punto di vista dei nuovi infettati una recrudescenza importante”.
La movida chiusa in Italia ora preoccupa Gobbi
La movida in Italia, è notizia di ieri, rimarrà “off-limits” fino al 7 settembre, senza alcuna deroga regionale. In Ticino le misure emanate dal Consiglio di Stato rimarranno in vigore fino al 24 agosto. E poi? “Si tratta di capire se la chiusura in Italia possa avere un effetto anche negativo sulla nostra movida visto che magari molti lombardi o piemontesi potrebbero venire in Canton Ticino, aumentando quello che potrebbe essere il rischio di infettarsi all’interno di club e discoteche”. In tal senso, conclude Gobbi, “dovremmo verificare questi elementi questa settimana e decidere cosa fare dal 24 in avanti”.