Testare le strutture e le procedure di sicurezza in vigore in Svizzera in caso di minaccia terroristica. È l’obiettivo delle 52 ore continue dell’esercitazione ERSS 19, che si svolgerà dall’11 al 13 novembre.
Il contesto in cui si terrà l’evento – denominato ufficialmente Esercitazione della rete integrata Svizzera per la sicurezza 2019 (ERSS 19) – è stato presentato stamane a Berna nel corso di una conferenza stampa con la consigliera federale Karin Keller-Sutter.
L’esercizio di addestramento coinvolgerà 70 organizzazioni in tutto il Paese, tra cui stati maggiori, servizi federali, Cantoni, città e infrastrutture critiche, e implicherà anche il Liechtenstein. Permetterà di valutare la capacità di gestione di una situazione di crisi e la collaborazione tra i vari organi sotto forte stress.
Lo scenario dell’imminente ERSS ha per tema una minaccia terroristica persistente, che si concretizza in attacchi a infrastrutture, ricatti e possibili attentati. Il canovaccio studiato prevede un fittizio incidente presso la centrale nucleare argoviese di Beznau, provocato da un immaginario gruppo terroristico che già due anni prima aveva colpito a Ginevra.
Nessun allarmismo ma la minaccia è reale
«Non vogliamo sembrare allarmisti, bensì prevenire questo tipo di scenario nel modo più razionale possibile», ha detto la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Per la ministra bisogna restare vigili, nonostante «la Svizzera sia una nazione sicura e dove la fiducia nelle forze dell’ordine è alta». Keller-Sutter ha evocato potenziali minacce di matrice jihadista, ma anche provenienti dagli ambienti estremisti di destra e sinistra.
«La vasta operazione antiterrorismo condotta martedì a Zurigo, Berna e Sciaffusa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dimostra quanto il pericolo sia realistico», ha aggiunto Christian Varone, vicepresidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP). Un’azione che ha portato undici persone a essere indagate: contro i sei imputati maggiorenni è stato avviato un procedimento penale.
Nel 2014 la prima e finora ultima ERSS
Secondo Keller-Sutter, l’obiettivo numero uno è quello di rafforzare la sicurezza dei cittadini. In secondo luogo va ottimizzata la cooperazione fra tutti gli attori in gioco, perché «l’unico modo di affrontare con successo un contesto simile è lavorare insieme e in modo efficace».
«Sono ben cinque anni che non si svolge un’esercitazione di tale portata e quella fu la prima», ha ricordato dal canto suo il direttore dell’ERSS 19 Hans-Jurg Käser, ex membro dell’esecutivo cantonale bernese. Nel 2014, lo scenario allestito prevedeva un’emergenza dovuta a una penuria di elettricità e a una pandemia influenzale.
Focus anche sulla comunicazione
Käser ha inoltre sottolineato che la fase di concezione si è svolta già nel 2017, dopo che il mandato è stato impartito nel novembre 2015 e approvato a fine 2016. L’esercitazione rientra nella strategia per la lotta al terrorismo, elaborata quattro anni fa dal Consiglio federale, ha evidenziato Keller-Sutter. Per individuare le varie esigenze, l’ERSS 19 è stata suddivisa in quattro progetti: protezione della popolazione, polizia, esercito e comunicazione di crisi. Le persone interessate saranno oltre 2000, con la direzione che opererà dalla caserma militare di Berna.
Il direttore della CDDGP Urs Hofmann ha messo in luce come proprio la gestione della comunicazione – «si rischia uno tsunami di notizie e fake news» – sia uno degli aspetti più delicati in situazioni di estrema tensione come quella immaginata per l’addestramento. «Ci saranno verosimilmente errori da cui imparare», ha poi commentato il consigliere di stato argoviese.
La pubblicazione del rapporto finale con i risultati dell’esercitazione e le relative raccomandazioni è prevista entro fine giugno 2020. I costi complessivi per la pianificazione, l’organizzazione e la realizzazione dell’ERSS 19 sono calcolati con un limite di spesa di 750’000 franchi.
****
Esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (ERSS 19)
Per la seconda volta, nel mese di novembre 2019 si svolgerà un’esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (ERSS). L’obiettivo è, ricorrendo a questo strumento, di mettere alla prova e sviluppare ulteriormente le strutture, l’organizzazione e le procedure. Mel mese di novembre 2017 la Piattaforma politica ha approvato il piano dettagliato.
La prima esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza si è svolta nel 2014. I partner della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) si sono trovati a fronteggiare una penuria di energia elettrica e una pandemia d’influenza. L’esercitazione ha fornito informazioni importanti in relazione alla gestione di una situazione d’emergenza complessa. Al termine è stato possibile formulare 16 raccomandazioni per il miglioramento e l’ulteriore sviluppo dell’RSS.
La decisione del Consiglio federale del gennaio 2016 sulla « pianificazione generale delle grandi esercitazioni» aveva lo scopo di migliorare ulteriormente la collaborazione tra la Confederazione e i Cantoni in occasione di esercitazioni.
Il fatto che vengano sfruttate le sinergie, scambiate esperienze e coordinate le risorse, incrementa l’efficacia, l’efficienza e la qualità delle esercitazioni. L’ERSS 19 dà seguito alle intenzioni del Consiglio federale in materia di esercitazioni globali. Il mandato per l’attuazione dell’esercitazione è stato conferito al team centrale «Esercitazioni della Rete integrata Svizzera per la sicurezza» in seno al settore Politica di sicurezza della SG-DDPS. L’ex consigliere di Stato Hans-Jürg Käser, è stato designato direttore dell’esercitazione.
Il Consiglio federale ha deciso di estendere lo scenario dell’esercizio di condotta strategica 2017 (ECS 17) all’ERSS 19. Il tema è costituito da una minaccia terroristica persistente che si concretizza in attacchi a infrastrutture critiche, ricatti e minacce di attentati.
L’ERSS 19 verificherà, tra l’altro, il modo in cui la Svizzera può gestire una minaccia terroristica persistente e se le organizzazioni interessate sono in grado di intervenire rapidamente e di garantire la necessaria capacità di resistenza. In quattro progetti parziali (Protezione della popolazione, Polizia, Esercito e Comunicazione di crisi) sono stati inoltre fissati obiettivi specifici.
Fino all’esercitazione quadro di stato maggiore del novembre 2019 la direzione dell’esercitazione metterà a disposizione quattro rapporti periodici sulla situazione, di cui i partecipanti si potranno occupare all’interno della rispettiva organizzazione. L’esercitazione stessa sarà svolta in maniera decentralizzata nelle sedi abituali dei partecipanti all’esercitazione.