Norman Gobbi sottolinea gli ottimi rapporti con il Dipartimento federale del militare
Ottocento posti di lavoro, investimenti per 220 milioni di franchi negli ultimi 10 anni e altri 117 milioni da investire nei prossimi 5 anni al sud delle Alpi. Basterebbero queste cifre per comprendere l’importanza della presenza dell’Esercito Svizzero in Ticino. “Una presenza determinante per la nostra economica – sottolinea il Consigliere di Stato Norman Gobbi, che venerdì si è incontrato a Bellinzona con gli ufficiali e sottufficiali professionisti ticinesi. Il Ticino può beneficiare di un indotto molto interessante anche sotto il profilo dello sviluppo tecnologico. In questi anni abbiamo cercato di promuovere la presenza di ticinesi nelle strutture dell’esercito, aumentando l’italianità. L’esercizio è più che riuscito e anche per questo il Dipartimento federale del militare, della protezione della popolazione e dello sport ci riconosce un ruolo importante”.
“In qualità di direttore del Dipartimento delle istituzioni i rapporti con il Dipartimento federale e con Armasuisse sono molto ricorrenti. Il Ticino per l’esercito è importante strategicamente, essendo la parte più meridionale della Svizzera e di frontiera con l’Italia. Siamo riusciti a mantenere una buona presenza al sud delle Alpi e ciò può solo portare dei vantaggi, come si è detto anche economici”.
Discorso aperto quello del reclutamento e della scelta del servizio civile in sostituzione del servizio militare tradizionale. “Le modifiche introdotte nei passati anni per facilitare questa opzione ha comportato una perdita di uomini che si impegnano nel servizio militare. A livello federale si stanno promuovendo iniziative anche politiche per contenere questa diminuzione. È un intervento necessario, pena un impoverimento pericoloso degli effettivi”.
E sul servizio militare per le donne? “Ritengo che favorire la scelta di ragazze ad entrare nell’esercito sia molto positivo. Il Ticino è tra i Cantoni più attivi in questo ambito. Per esempio, alle giornate di informazione dedicate ai giovani in vista poi della giornata di reclutamento vengono invitate anche tutte le ragazze ticinesi. Nel campo delle pari opportunità, la scelta di arruolarsi nell’esercitosi può rivelare molto attrattiva e portare poi a sviluppi positivi, non solo per la personalità della ragazza, ma anche in concreto per affrontare il mondo del lavoro. E lo stesso esercito può essere un buon datore di lavoro anche per le donne”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.