Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 22 maggio 2019 del Corriere del Ticino
Domenica 26 maggio l’inaugurazione del ripristino da 1,3 milioni – Il sentiero lungo oltre un chilometro trasuda storia e sacrifici
Scavata nella pietra dalla forza dell’acqua per migliaia di anni, la Gola del Piottino fu percorsa dagli urani a partire dal 1500, come via più diretta per spostarsi tra sud e nord. Vi si avventurarono tra non poche difficoltà, come gli escursionisti potranno immaginare avendo anche un punto di vista privilegiato sulle vie di comunicazione che si sono succedete nei secoli, dalla Gotthardbahn ad AlpTransit passando per l’autostrada. Tutta la storia di questi luoghi, che trasudano sacrifici, ruota appunto attorno ai trasporti, e infatti dal pagamento dei pedaggi al Dazio Grande, gli urani traevano fino a 2/3 dei propri introiti, basandovi quindi gran parte del proprio benessere.
Poi l’evoluzione dei mezzi di trasporto, con il passaggio dai muli alle diligenze, impose nel 1820 la costruzione di una strada carrabile, ad opera del giovane cantone Ticino. Un ventennio fa la storica Gola è finita al centro di un grande progetto di valorizzazione da parte della Pro Media Leventina, con un restauro da 2 milioni di franchi effettuato sul sentiero anche grazie ad una donazione ereditaria. Nel 2003 l’inaugurazione; dieci anni dopo, nel maggio del 2013, il crollo di un tratto, con importanti danni. Un evento che servì da stimolo: domenica prossima, 26 maggio, alla presenza di numerose autorità tra cui i consiglieri di Stato Norman Gobbi e l’urano Dimitri Moretti, il ripristino di questa Via storica verrà ufficialmente inaugurato dopo un investimento di ulteriori 1,3 milioni, con anche finanziamenti pubblici a cui si sono aggiunti altri enti e privati.
Il risultato dei lunghi e complessi lavori, con in particolare le opere di sostegno, ci sono stati illustrati ieri sul posto dai rappresentanti della Pro: Nicola Cappelletti (presidente), Fabio Janner (membro di comitato) e Fabrizio Barudoni (segretario, oltre che vicedirettore del turismo altoticinese). I primi due, ingegneri, per conto dei rispettivi studi con sede a Faido e Chiasso hanno diretto i lavori eseguiti dalla ditta Pervangher di Airolo. Di proprietà della Degagna di Osco, la Via storica si sviluppa sulla lunghezza complessiva 1,2 km e permette di superare con una breve e tranquilla passeggiata di 30 minuti i 300 metri di dislivello che separano Rodi (a nord) da Faido (a sud). E domenica quel sentiero storico verrà percorso da promotori, popolazione ed autorità a partire dalle 9.30 con i primi discorsi al Dazio Grande per poi scendere e rientrare alle 13 per il pranzo offerto. Previsto un bus navetta dal posteggio in zona AlpTransit a Polmengo; in caso di brutto tempo, il programma si svolgerà al Dazio Grande in forma ridotta.
Ma gli sforzi a favore della Media Leventina non si fermeranno qui. Nella prossima fase la Pro prevede la formazione di un nuovo collegamento sul fondovalle tra il Dazio Grande e Faido.
I dettagli sul sito www.golapiottino.ch.
(Immagine da www.golapiottino.ch)