Intervista di Ticinonline
Norman Gobbi, la contentezza del neopresidente: ‘Difenderò ogni opinione in parlamento’
Norman Gobbi, leventinese doc, neomunicipale del suo paese, Quinto, oggi è stato nominato presidente del Gran Consiglio succedendo a Monica Duca Widmer del PPD. Il leghista è uno dei più giovani finora eletto a presiedere il parlamento. Classe 1977, il gran consigliere leghista ha posto da sempre nella sua azione politica come centrale l’importanza dell’identità e dell’appartenenza a un territorio, il Ticino, che ha una sua storia e che deve essere valorizzata e difesa.
In questo giorno importante per lui e per tutta la sua terra, lo abbiamo interpellato per raccogliere le sue reazioni dopo la sua nomina, che oggi è stata ufficializzata in Gran Consiglio.
Presidente, come si sente?
“Sono molto contento. Sono contento di essere uno dei più giovani presidenti del Gran Consiglio della storia recente del cantone. Sono contento di rappresentare una zona periferica e di rappresentare un movimento politico che ha dimostrato la propria validità nelle scorse elezioni. Sono contento di poter assolvere il compito di presidente che mi chiamerà ad essere super partes e a rappresentare e difendere ogni idea e opinione all’interno del parlamento.
Quale il suo messaggio di oggi?
“Il mio messaggio di oggi è stato quello di richiamare i colleghi a maggiore umiltà, soprattutto durante i dibattiti, affinché possiamo tutti dimostrare più concretezza e maggiore rispetto della comunità”.
Quali gli obiettivi che si pone nel suo anno di presidenza?
“Vorrò innanzitutto ribadire l’importanza della nostra identità come territorio svizzero a sud delle Alpi. Territorio ponte tra l’Altipiano e la Padania e ponte soprattutto, a livello alpino, con i nostri cantoni e con le province limitrofe. Da primo cittadino cercherò di tessere maggiori contatti e legami con i territori a noi vicini in modo da creare una lobby territoriale che possa valorizzare il ruolo del Ticino in questo ambito geografico e strategico”.
La sua giovane età e il prestigio della sua nomina pongono i presupposti per un futuro ai vertici del Suo partito. Sul Caffé di ieri si ipotizza una sua futura presidenza della Lega…
“Questo l’ha scritto un domenicale che di solito non mai azzeccato le previsioni su di me. Questo mi fa un po’ sorridere. In tutti i casi sarà il movimento a decidere ed eventualmente, per altri incarichi politici, sarà la popolazione ad esprimersi”.