Discorso pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi in occasione della giornata ufficiale per il 150° del Corpo Civici Pompieri di Mendrisio |
Egregi signori,
Gentili signore,
Vi saluto a nome del Consiglio di Stato e vi ringrazio per avermi invitato a partecipare ai festeggiamenti per i 150 anni del vostro Corpo.
In un secolo e mezzo l’attività pompieristica è mutata in maniera straordinaria, non solo dal punto di vista degli interventi con i quali siamo confrontati, ma anche a livello logistico e di materiale a disposizione. Come forse sapete, 150 anni fa molti Corpi iniziavano la loro attività operando con abiti propri, prima di poter far capo a una vera e propria uniforme. Per quanto riguardava i veicoli a disposizioni, ci si arrangiava con quanto si trovava, con mezzi che venivano adeguati a seconda delle nuove necessità e dei nuovi interventi ai quali si doveva far fronte. Il movimento pompieristico ticinese entrò in una nuova era nel 1963, quando il Dipartimento delle finanze consegnò ai sei Corpi di I gruppo – Mendrisio, Chiasso, Lugano, Bellinzona, Locarno e Biasca – una nuova autobotte.
Un rapporto quello con il Cantone che si è fatto sempre più importante per quanto riguarda la gestione dell’attrezzatura, dei veicoli e dell’equipaggiamento dei Corpi pompieri ticinesi, come pure nella loro istruzione. I pompieri hanno però mantenuto in tutti questi anni un forte radicamento al territorio e ai Comuni di appartenenza. Lo stesso radicamento che con il mio Dipartimento sto cercando di riportare con la regionalizzazione della Polizia cantonale, per poter garantire una maggior vicinanza con la popolazione: proprio in questo penso che i Corpi pompieri siano un ottimo esempio.
La nuova sede del Centro di Pronto Intervento, inaugurata lo scorso marzo, è la conseguenza della continua evoluzione e del continuo aggiornamento del Corpo Civici Pompieri di Mendrisio, per rispondere con un’adeguata preparazione e formazione dei militi e quindi poter garantire un servizio sempre migliore ai cittadini. Grazie al Centro, gli enti di Pronto intervento, la Polizia comunale e la Polizia cantonale saranno sotto lo stesso tetto, ciò che permetterà di sviluppare sinergie e di rafforzare le collaborazioni nella regione del Mendrisiotto.
Ho parlato fin qui delle migliorie che ci sono state negli anni in tutto ciò che è di supporto all’attività pompieristica, ma c’è una cosa della quale non potremmo fare a meno, che non è sostituibile e che è sempre rimasto costante negli anni, che non potrei assolutamente dimenticare in questo mio intervento. Mi riferisco chiaramente al capitale umano. Il pompiere è un esempio di professionalità, dedizione e generosità che non si è mai messo in discussione negli anni, e che tutta la popolazione riconosce.
La volontà di sacrificare parte del proprio tempo libero dedicandolo al prossimo, a discapito dei propri hobby e della propria famiglia, è una risorsa unica e insostituibile, senza la quale nessun nuovo spazio, nessuna attrezzatura all’avanguardia e nessuna tecnologia all’ultimo grido avrebbe un’utilità. Riuscire a rinnovarsi, a trovare nuove leve disposte a portare avanti un’attività che nel nostro Cantone è soprattutto di volontariato, non è qualcosa che possiamo dare per scontato. Ma è proprio questa particolare vicinanza che il pompiere ha con il cittadino a far sì che ci siano sempre nuovi giovani interessati a questa indispensabile attività.
Il mio augurio di oggi è quello di continuare con la stessa passione che avete messo a favore della vostra attività, in questo che non è solo un traguardo ma anche un nuovo inizio per il vostro Corpo. Il mio discorso è anche un modo per dire grazie a tutti i pompieri che dedicano con sacrificio il loro tempo a favore del prossimo. Grazie!
Norman Gobbi
Consigliere di Stato e
Direttore del Dipartimento delle istituzioni