Comunicato stampa del Consiglio di Stato | Nella propria seduta odierna il Consiglio di Stato ha stabilito che il 15 giugno 2017 entreranno in vigore le modifiche alla Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) e il relativo regolamento. Gli esercizi pubblici potranno perciò posticipare alle 2.00 la loro chiusura ogni venerdì, sabato e nei giorni prefestivi.
La decisione segue il voto del Gran Consiglio, che lo scorso 11 aprile ha approvato il controprogetto all’iniziativa popolare legislativa elaborata «Ticino 3.0 – Bar aperti fino alle 03.00». Il Consiglio di Stato ha ora stabilito che le modifiche legislative adottate dal Parlamento entreranno in vigore il 15 giugno 2017.
Si tratta di un passo importante per il nostro Cantone, che il Governo – su proposta del Dipartimento delle istituzioni – ha voluto compiere con la massima celerità possibile, in modo da rispondere alle esigenze del settore turistico, in vista dell’imminente inizio della stagione estiva riconoscendo l’importanza del settore turistico e alberghiero per l’economia ticinese e fornendo strumenti adeguati e flessibili per le sfide future.
Come noto, la revisione normativa introduce la possibilità di posticipare la chiusura degli esercizi pubblici alle 2.00 il venerdì, il sabato e durante i giorni prefestivi; ogni esercente manterrà comunque la possibilità di anticipare la chiusura del proprio locale, fino a un massimo di due ore prima dell’orario notificato al Comune, tramite un semplice avviso alla Polizia comunale territoriale competente. Inoltre nell’ambito del mantenimento dell’ordine e della quiete è stata rafforzata la figura del gerente, la cui competenza è stata estesa oltre che all’interno dei locali, alle immediate vicinanze dell’esercizio pubblico.
Va infine sottolineata la possibilità di estendere la durata dei permessi speciali dagli attuali 15 giorni a 3 mesi, mantenendo la competenza per il loro rilascio ai Comuni, con il preavviso del Cantone. Ciò risponde alla crescente importanza assunta dalle manifestazioni organizzate sul territorio ticinese, che contribuiscono in larga misura a favorire la coesione sociale e la promozione del settore del turismo e hanno ripercussioni economiche rilevanti sia per i Comuni sia per il Cantone.