Dal Corriere del Ticino | Il Consiglio di Stato ha preso posizione su una mozione, datata 21 settembre 2015 e presentata per il gruppo PPD dal parlamentare Marco Passalia, che chiedeva di creare posti di lavoro nelle zone periferiche del cantone delocalizzando determinati servizi dell’Amministrazione pubblica. Ebbene, nel proprio rapporto l’Esecutivo risponde sostanzialmente picche agli auspici dei mozionanti, rilevando comunque «la volontà di inserire il tema nelle Linee direttive 2016-2019». Nel merito tuttavia il Governo precisa: «Gli approfondimenti compiuti dai Dipartimenti non hanno permesso di identificare, al momento attuale, servizi da dislocare da parte del Dipartimento delle finanze e dell’economia, del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e del Dipartimento della sanità e della socialità».
Servizi nelle periferie: «Solo le Istituzioni dislocheranno»
Se il Dipartimento del territorio, si sottolinea nel rapporto, era stato escluso dall’analisi in quanto tutti i servizi dello stesso sono stati di recente collocati presso il nuovo stabile amministrativo di Bellinzona, l’unico che ha intrapreso o intraprenderà nel breve termine dei passi nella direzione tracciata dalla mozione è il Dipartimento delle istituzioni. «Quest’ultimo – precisa il Consiglio di Stato – ha per contro deciso di continuare con i propri progetti di dislocazione in collaborazione con la Sezione della logistica». In tal senso ricordiamo che il gruppo di lavoro incaricato nel 2012 dall’Esecutivo di approfondire il tema, aveva individuato 13 unità potenzialmente dislocabili.