Da ticinonews.ch l Norman Gobbi teme che le provocazioni possano danneggiare i moderati. “Continueremo con la nostra linea”
“I turisti arabi sono stati più intelligenti.” Così il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi commenta sul Corriere del Ticino la nuova provocazione di Nora Illi, al centro insieme a una sua amica di un video pubblicato ieri dal Consiglio centrale islamico svizzero (CCIS) che le ritrae mentre fanno shopping al FoxTown o mangiano una pizza a Lugano indossando il niqab. Indumento che, come noto, dallo scorso 1° luglio è vietato dalla legge in applicazione del volere del popolo ticinese.
“Agire così significa non riconoscere il principio fondamentale della democrazia diretta e mancare di rispetto ai cittadini svizzeri” dichiara Gobbi. “Ricordiamoci che questa è anche una questione di sicurezza: sotto il burqa può celarsi chicchessia. Io non voglio impedire a nessuno di esprimere la propria fede, ma questa è chiaramente una provocazione a cui non bisogna dare troppo peso: Nora Illi è solo in cerca di visibilità. Continueremo con la nostra linea di fermezza: provocazione sanzionata, ma non raccolta.”
Il consigliere di Stato leghista non è preoccupato per le annunciate ulteriori azioni di protesta della 32enne svizzera convertitasi all’islam radicale, ma teme che queste possano avere un effetto negativo sull’opinione pubblica. “Se guardo l’atteggiamento dei turisti arabi, è più intelligente di molti contrari, anche svizzeri, che invece cercavano lo scontro. Come pensavamo, abbiamo più problemi con il nostro territorio che dall’estero, e questo conferma la bontà della scelta. Ma persone come Nora Illi rappresentano idee non maggioritarie nell’islam elvetico e danneggiano quindi i moderati, che evidentemente vengono mischiati nella discussione.”