Nell’ambito dell’inchiesta a carico di un prevenuto per violenza contro funzionari, in relazione all’episodio che ha portato il 21 marzo scorso al ferimento di un agente di custodia presso il Penitenziario cantonale e alla successiva apertura di un procedimento penale per il reato di abuso di autorità con conseguente sospensione di un collaboratore del servizio di custodia, il Dipartimento delle istituzioni informa che il Ministero pubblico ha aperto dei procedimenti penali a carico di ulteriori tre agenti di custodia per titolo di abuso di autorità. Eventuali procedure disciplinari verranno comunicate in seguito dal Consiglio di Stato.
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ribadisce la sua piena fiducia nel lavoro della Direzione delle Strutture carcerarie e nel personale che giornalmente lavora a contatto con i detenuti. Gli eventuali errori di pochi non possono e non devono mettere in cattiva luce il buon lavoro di tutti gli altri, i quali svolgono irreprensibilmente un compito estenuante, reso ancor più difficile dalle frequenti provocazioni dei detenuti e dall’alto tasso di occupazione delle Strutture carcerarie (vicino al 100%). I comportamenti oggetto dei procedimenti penali, se confermati dall’esito della procedura, sono comunque delle eccezioni che non possono essere giustificate e che, evidentemente, anche in futuro non saranno tollerate.
Come esposto in occasione della conferenza stampa del 10 febbraio 2015, le misure introdotte dal Direttore Stefano Laffranchini stanno già contribuendo a un miglioramento delle condizioni lavorative all’interno delle carceri. La Direzione del Dipartimento delle istituzioni è convinta che l’attuazione e il consolidamento di tutte le nuove misure volute dal Direttore delle Strutture carcerarie contribuiranno ulteriormente al miglioramento della qualità dell’ambiente professionale, con conseguenze positive anche sull’operato degli agenti di custodia.