Si è tenuta oggi la presentazione dei nuovi piani del Governo in merito alla riforma della giustizia in Ticino. Nel giugno del 2011, la Direzione del Dipartimento delle istituzioni ha promosso “Giustizia 2018”, il progetto con l’obiettivo di dotare il nostro Cantone di un apparato giudiziario moderno, efficace ed efficiente. A un gruppo di studio interno all’Amministrazione cantonale è stato quindi assegnato il compito di presentare un documento contenente le possibili riorganizzazioni.
Il documento finale è stato condiviso con un’ottantina di autorità giudiziarie. Il Consiglio di Stato ha tenuto conto delle richieste emerse nella procedura di consultazione e nel luglio del 2013, coinvolgendo gli addetti ai lavori, ha creato quattro gruppi di lavoro per approfondire i temi prioritari: Preture e Autorità regionali di protezione, Giudicature di pace, Tribunale di appello e Competenze in materia di contravvenzioni tra Ministero pubblico e autorità amministrative.
Per quel che concerne, il progetto Preture, l’Esecutivo cantonale ha licenziato il 23 dicembre 2014 il messaggio sul Rapporto in materia di protezione del minore e dell’adulto e proposte legislative per la riorganizzazione del settore richiesto dal Gran Consiglio. Ora sarà il Parlamento esprimersi.
Di recente, il Governo ha formalmente preso atto del lavoro degli altri tre gruppi di lavoro, le cui conclusioni non si discostano molto da quanto inizialmente proposto dal gruppo di studio che ha elaborato il rapporto preliminare. Il Consiglio di Stato ha quindi dato il via libera per la redazione dei messaggi governativi che tengano conto degli indirizzi strategici esposti dai gruppi Tribunale d’appello e Giudicature di pace e ha pure autorizzato gli approfondimenti logistici, finanziari e di risorse umane per il progetto Competenze in materia di contravvenzioni.
Nel frattempo il Governo ha anche deciso la costituzione di tre ulteriori gruppi di lavoro per analizzare e approfondire altre importanti tematiche riguardanti il potere giudiziario:l’organizzazione del Ministero pubblico sarà affrontata dal gruppo coordinato dal procuratore generale John Noseda, l’unificazione delle Autorità penali di prima istanza sarà invece trattata dal gruppo coordinato dal giudice d’appello Mauro Mini e infine la Legge sugli onorari dei magistrati sarà oggetto di revisione totale da parte del gruppo coordinato dal giudice d’appello Andrea Pedroli.
Il Consiglio di Stato ha inoltre ritenuto opportuno condividere con le magistrature permanenti la proposta del gruppo di studio, che ha trovato adesione dal gruppo di lavoro del Tribunale d’appello, di dotare la magistratura dell’autonomia gestionale e amministrativa. In questi giorni, il Dipartimento delle istituzioni si farà quindi promotore di una procedura di consultazione su questo tema.