Nella sua seduta odierna il Consiglio di Stato ha approvato lo stanziamento di un credito di Fr. 16’277’000 per l’edificazione dello stabile che ospiterà il Centro comune di condotta sul Comparto dell’ex Arsenale in zona semine a Bellinzona. Grazie al credito sarà pure possibile progettare la messa in sicurezza dell’intera area, dove attualmente sorge il Comando della Polizia cantonale, che assumerà in futuro un’importanza strategica, operativa e organizzativa.
Il Centro comune di condotta: polizia, guardie di confine e pompieri sotto un unico tetto
All’interno dello stabile che ospiterà il Centro comune di condotta troveranno sede la Centrale comune di allarme (CECAL), il Comando del Corpo delle guardie di confine e il Segretariato della Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri. La CECAL, grazie a un significativo ammodernamento tecnico, rivestirà grande importanza per la gestione futura delle urgenze legate agli interventi del 117 e del 118.
Il progetto nel dettaglio: nuovo stabile e sistema integrato di condotta
Il Governo ha progettato il Centro comune di condotta in stretta collaborazione con l’Amministrazione federale delle dogane e la Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri.
Nello stesso ambito, durante lo scorso anno, il Parlamento aveva dapprima approvato il credito per la progettazione del nuovo edificio e in seguito il finanziamento per l’adozione di un nuovo sistema integrato di condotta per la centrale operativa della Polizia cantonale.
I benefici del progetto
Grazie al nuovo stabile, e parallelamente all’installazione del nuovo sistema integrato di aiuto alla condotta per tutte le forze dell’ordine coinvolte nel progetto, gli addetti ai lavori avranno a disposizione mezzi tecnici adeguati e i cittadini potranno contare su una gestione delle urgenze ancor più flessibile e organizzata.
In particolare il progetto permetterà di:
- razionalizzare le risorse in gioco (personale, apparecchiature, investimenti) garantendo la presenza sull’arco della giornata (24 ore) di operatori di centrale professionisti in grado di rispondere agli allarmi provenienti da settori diversi;
- utilizzare tecnologie d’avanguardia e al passo con i tempi;
- gestire le richieste che giungono ai servizi della Polizia cantonale (gestione del traffico, eccetera), della protezione della popolazione, al Corpo delle guardie di confine e le urgenze dei pompieri in modo univoco e coordinato.
- ridurre i tempi d’intervento;
- uniformare le misure d’urgenza adottate e migliorare la qualità degli interventi.
Si tratta di un ulteriore passo avanti per le forze dell’ordine, al passo con i tempi e con un’adeguata sistemazione logistica e strategica, per migliorare il proprio operato e garantire alla popolazione ticinese più sicurezza sul proprio territorio e di riflesso una migliore qualità di vita.