Oggi a Bellinzona, in un clima di collegialità e cordialità, presso il Tribunale penale federale, si è svolta la cerimonia annuale della Polizia cantonale. Presenti all’evento il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, il sindaco di Bellinzona Mario Branda e il presidente del Tribunale Penale Federale Daniel Kipfer.
È stata l’occasione per salutare, in una cornice istituzionale, chi sull’arco di una vita dedicata alla polizia si appresta a passare al beneficio della pensione. Si è voluto inoltre sottolineare le promozioni all’interno del Corpo, il superamento con successo di corsi di formazione ed è stata pure l’occasione per presentare i nuovi assunti sia uniformati che amministrativi e premiare due agenti di polizia che hanno ottenuto, uno il master in economia aziendale presso la SUPSI e un altro il diploma in protezione dell’infanzia.
Durante gli interventi si è ribadito più volte l’impegno profuso da tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia cantonale che si trova a dover affrontare costantemente nuovi e impegnativi compiti legati alla sicurezza del cittadino e del territorio. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha sottolineato nel suo intervento come il 2014 sia stato un anno particolare per la Polizia cantonale. Accanto al 210esimo anniversario dall’istituzione della prima Compagnia di linea, genitrice della Gendarmeria ticinese, nell’anno che sta per concludersi la Polizia ha avuto modo di salutare pure la positiva decisione del Governo di adeguare progressivamente gli effettivi del Corpo, nonché la sua riorganizzazione interna che porterà alla regionalizzazione della Gendarmeria e in parallelo ad un rafforzamento della Giudiziaria.
Un anno positivo, che conosce pure un suo nuovo motivo musicale, con la Marcia della Polizia cantonale “In fidelitate securitas” regalata dal Dipartimento al Corpo (guarda il video). Il Comandante Matteo Cocchi ha da parte sua lodato le collaborazioni con i partner e in particolare la collaborazione con le Guardie di confine, che ha permesso, con l’inchiesta Blu, di ottenere buoni risultati permettendo di smantellare un lucroso traffico di cittadini eritrei e pure quella con i corpi di polizia straniere che ha permesso di arrestare gli autori della rapina del 25 marzo scorso in una gioielleria di Ascona e l’aver assicurato alla giustizia l’autore dell’omicidio avvenuto a Vernate nel 2010. Ha altresì lodato il lavoro svolto, in collaborazione con gli altri partner, durante il recente maltempo che ha duramente colpito il Ticino e che ha, purtroppo, portato alla morte quattro persone tra cui una bimba. I buoni frutti della collaborazione sono riscontrabili anche in queste settimane grazie all’operazione PREVENA, che ha già dimostrato la sua efficacia.
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