Prossima costituzione di un gruppo di lavoro sulla riorganizzazione. Un vero e proprio ‘check-up’ della Giustizia ticinese, che non esclude nessuno. Consegnati i primi rapporti degli esperti, nei prossimi giorni il Consiglio di Stato procederà con la costituzione di altri due gruppi di lavoro: il primo riguarderà il Ministero pubblico, mentre il secondo concentrerà la propria attenzione sul Consiglio della Magistratura. Lo annuncia una nota del Dipartimento delle istituzioni. Due perizie importanti quelle in programma, perché da un lato esamineranno l’organizzazione, gli strumenti di conduzione nonché l’introduzione di un sistema di carriera (oggi di fatto inesistente) del magistrato inquirente, mentre dall’altra si valuterà una possibile riorganizzazione del Consiglio che vigila l’operato della Magistratura, anche “alla luce delle competenze acquisite nel corso degli ultimi anni e delle future”, come si precisa nella nota dipartimentale, che potrebbero sopraggiungere dopo le relative modifiche legislative. Le ultime due perizie prossime in cantiere concluderanno un ciclo iniziato con la riorganizzazione delle Giudicature di pace e con la ripartizione delle competenze sulle contravvenzioni tra il Ministero pubblico e le autorità amministrative. I due specifici rapporti – consegnati al governo alla fine dello scorso giugno – si sono aggiunti a quello già completato lo scorso marzo dal gruppo di lavoro sulle Preture. Chiude il cerchio la perizia sul Tribunale d’Appello che ha ottenuto una proroga di quattro mesi e giungerà dunque a conclusione il prossimo ottobre. Un ampio e dettagliato lavoro, come si comprende, che passa sotto il ‘cappello’ ‘Giustizia 2018’ e che coinvolge tutti gli attori del settore, nonché i rispettivi ordini e associazioni professionali che stanno lavorando da oltre un anno; risale infatti al luglio 2013 la costituzione dei quattro gruppi di lavoro nominati appositamente dal Consiglio di Stato. I primi risultati, come detto, risalgono allo scorso marzo con l’analisi sulle Preture. Il Dipartimento delle istituzioni coglie l’occasione per ringraziare tutti i coordinatori, nonché i membri dei gruppi di lavoro che stanno rispettando i tempi prefissati. Un impegno, si sottolinea, necessario per adeguare la giustizia ticinese alle rinnovate esigenze.
LaRegione Ticino, 22.07.2014