A fine giugno i gruppi di lavoro incaricati di esaminare il tema della riorganizzazione delle Giudicature di pace nonché la ripartizione delle competenze per il perseguimento delle contravvenzioni tra il Ministero pubblico e le Autorità amministrative hanno trasmesso i rispettivi rapporti al Consiglio di Stato. I due documenti vanno ad aggiungersi a quello consegnato lo scorso marzo dal gruppo di lavoro denominato “Preture”. Al Tribunale di appello è stata concessa una proroga straordinaria di quattro mesi del termine inizialmente previsto al 30 giugno 2014.
Nel luglio dello scorso anno, il Consiglio di Stato aveva costituito quattro gruppi di lavoro composti da magistrati, rappresentanti di vari uffici interessati, dell’Ordine degli avvocati, dell’Associazione dei Comuni ticinesi, dall’Associazione ticinese dei Giudici di pace nonché del Consiglio della magistratura, con il compito di approfondire alcuni temi ritenuti prioritari trattati nel “1° Rapporto intermedio Giustizia 2018” presentato nel gennaio 2013 dal Gruppo di studio denominato “Giustizia 2018”.
Nel corso del mese di marzo del corrente anno, il gruppo di lavoro coordinato dal Pretore Francesco Trezzini al quale era stato dato il compito di approfondire l’organizzazione delle Preture e l’integrazione dei compiti in materia di protezione del minore e dell’adulto nelle medesime o l’eventuale costituzione di un Tribunale di famiglia, ha trasmesso le proprie conclusioni, attualmente al vaglio del Dipartimento delle istituzioni in particolare per le implicazioni finanziarie derivanti dalle proposte formulate.
A fine giugno sono dunque pervenuti entro i termini indicati dal Consiglio di Stato i rapporti stilati dai gruppi di lavoro denominati “Giudicature di pace” e “Competenze in materia di contravvenzioni”, coordinati dal Direttore della Divisione della giustizia Giorgio Battaglioni, rispettivamente dal Sostituto Procuratore generale Antonio Perugini. I medesimi sono ora all’esame del Dipartimento delle istituzioni e in seguito del Gruppo di studio “Giustizia 2018” che si determinerà su questi primi temi oggetto di approfondimento, dopo aver anche ricevuto il documento da parte del gruppo di lavoro “Tribunale di appello” coordinato dal giudice Werner Walser relativo alla sua riorganizzazione, atteso per il 31 ottobre prossimo.
Prossimamente il Consiglio di Stato procederà con la costituzione di ulteriori due gruppi di lavoro. Il primo riguarderà il Ministero pubblico e toccherà la sua riorganizzazione, la verifica degli strumenti di conduzione e l’introduzione di un sistema di carriera. Il secondo si occuperà della riorganizzazione del Consiglio della Magistratura, alla luce delle competenze acquisite nel corso degli ultimi anni e delle future che potrebbero essergli attribuite a seguito di varie modifiche di legge.
Il Dipartimento delle istituzioni, anche a nome del Consiglio di Stato, desidera ringraziare i coordinatori nonché tutti i membri dei gruppi per il lavoro svolto nei tempi prefissati: il loro impegno in favore dell’amministrazione della giustizia permetterà al nostro ordinamento giudiziario di adeguarsi alle mutate esigenze della società. Il progetto “Giustizia 2018” continua dunque il suo corso.