Mafia, Gobbi esorta avvocati e notai a segnalare casi sospetti

Mafia, Gobbi esorta avvocati e notai a segnalare casi sospetti

Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, spunta anche la richiesta alla Magistratura di risparmiare sui costi. All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014/2015, avvenuta oggi, lunedì, al palazzo dei Congressi a Lugano, sono stati diversi i temi affrontati dal Consigliere di Stato Norman Gobbi. Ma mafia, risparmio dei costi giudiziari, e celerità nei processi sono stati i temi più caldi che il direttore del Dipartimento delle Istituzioni ha rilanciato.

In particolare, facendo riferimento alle ultime indagini condotte dalla Polizia giudiziaria federale in cooperazione con le autorità italiane sulla presenza di ramificazioni in Svizzera di varie organizzazioni criminali italiane, Gobbi ha evidenziato che la vicina Lombardia, ma anche il Piemonte e la Liguria, sono da decenni tra le zone operative più importanti delle organizzazioni mafiose italiane che oggi rappresentano una minaccia reale per il Ticino. Dalle analisi condotte dalla Polizia giudiziaria federale sui possibili investimenti delle organizzazioni mafiose nel nostro Paese, e dunque anche in Ticino, risulta che i proventi illeciti vengono investiti preferibilmente in società commerciali e di servizi, in particolare nel campo finanziario e immobiliare, nonché nel settore della gastronomia. “Viste queste preoccupanti constatazioni – ha spiegato Gobbi – non posso che invitare soprattutto gli avvocati e pubblici notai, ad essere vigili e ad operare con la necessaria diligenza che vi contraddistingue, esortandovi quindi a segnalare alle competenti autorità di perseguimento penale situazioni poco chiare. Chiunque dovrebbe insospettirsi di fronte a grosse disponibilità di denaro, unite alla ritrosia nel discutere la provenienza, all’inclinazione non spiegabile ad accontentarsi di esegui margini di guadagno o ad investire in attività o imprese con alti margini di rischio”.

Altro tema scottante è stato quello del risparmio. I costi dal 1995 ad oggi sono cresciuti inarrestabilmente di oltre il 60%, attestandosi a circa 60 milioni di franchi l’anno. Allarmante il fatto che in soli due anni, tra il 2011 e il 2013, vi sia stato un aumento oltre di 1 milione di franchi per le spese legate all’assistenza giudiziaria. “Chiedo quindi alla Magistratura – toccata di rado dai tagli volti a risanare le finanze pubbliche – di far prova di moderazione nel suo operato, cercando di contenere le spese e di aumentare i ricavi laddove possibile”.

Infine i tempi. “Quale Direttore del Dipartimento delle istituzioni – ha spiegato Gobbi – non posso che auspicare che la giustizia venga amministrata in tempi ragionevoli. Come già dicevo lo scorso anno, proprio in questa occasione, la ragionevole durata di una procedura è un criterio molto importante per il cittadino: le lungaggini dei procedimenti non garantiscono difatti il sentimento di una giustizia equa come dovrebbe. Sono quindi convinto che la credibilità e la fiducia nella giustizia si misuri anche in base al principio della celerità”.

http://www.tio.ch/News/Ticino/794360/Mafia-Gobbi-esorta-avvocati-e-notai-a-segnalare-casi-sospetti/

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