Gobbi, Dominé e Galusero a confronto ad Acquarossa con il Plr bleniese. La politica che affronta le preoccupazioni della gente. Questo il senso della serata dal titolo: ‘Furti, insicurezza e polizia e le nostre paure’.
Modesta la partecipazione ma non i contenuti del dibattito tenutosi venerdì sera ad Acquarossa con il consigliere di Stato Norman Gobbi, il sindaco di Biasca e granconsigliere Jean-François Dominé e un altro deputato ed ex ufficiale della Polizia cantonale, Giorgio Galusero. Sua la provocazione discussa con i due scenari possibili in Valle per l’applicazione della nuova legge sulla polizia. «Un agente della Comunale segue la stessa formazione di uno della Cantonale, eppure non può svolgere le stesse mansioni. Non sarebbe meglio – ha chiesto Galusero – avere un corpo solo come già avviene per esempio nel Canton Berna?».
Nel confronto che è seguito a sprazzi è emersa l’impressione di una legge concepita male. Dominé ha assicurato di avere piena comprensione per l’inquietudine causata dall’ondata di furti che ha interessato le Tre Valli negli scorsi mesi. «Credo però anche – ha detto il sindaco del Comune polo – che non bisogna abbandonarsi a facili allarmismi, che un pattugliamento sulle 24 ore, per 365 giorni l’anno, è eccessivo». La discussione si è allora spostata sui costi dei nuovi corpi strutturati. «Il Dipartimento delle istituzioni – ha continuato Dominé – ci aveva imposto un aumento di oltre il 160 per cento del personale. Fortunatamente siamo almeno riusciti a rivedere verso il basso queste richieste, da un effettivo di 29 agenti per Biasca a 21». L’idea di un posto misto in valle è stata liquidata in poche battute per i costi che comporterebbe. «Vi prego di non cadere in questo errore», ha proferito Galusero. Il consigliere di Stato ha dal canto suo snocciolato le cifre sull’impennata di reati dello scorso anno: 77 per cento in più di furti con scasso nelle Tre Valli, 50 per cento per la Valle di Blenio, che nello stesso periodo ha però avuto anche un’impennata di furti di veicoli (250 per cento). «Non possiamo più permetterci – ha puntualizzato Gobbi – di disporre di due soli reparti mobili». L’emergenza è ormai alle spalle, si è augurato Dominé. «Ho paura che questa sarà la nuova realtà, che saremo chiamati ad affrontare ogni giorno», ha invece detto Galusero.
Da La Regione 22.04.2013