Gentili aspiranti, Vi porgo il saluto a nome del Consiglio di Stato ticinese. Mi inorgoglisce partecipare alla cerimonia di consegna della vostra arma di ordinanza: una tappa importante nella formazione che avete intrapreso. Un momento che avete meritato per l’entusiasmo dimostrato durante la formazione fin qui intrapresa, per gli enormi sacrifici che avete profuso durante questi 10 mesi di Scuola di Polizia e per il brillante superamento delle prove che abilitano all’impiego dei mezzi coercitivi. Spero che siate consci delle vostre qualità, ma anche dalle enormi responsabilità che la consegna odierna ed il relativo giuramento comportano. Nei prossimi mesi di pratica sul terreno che vi accingete a compiere, dovrete mettere a frutto quanto finora appreso. Fidatevi quindi del vostro buonsenso, delle nozioni apprese durante la Scuola… ma soprattutto armatevi di pazienza: non potete sapere tutto, abbiate l’umiltà di farvi guidare dall’esperienza degli agenti che affiancherete nel lavoro quotidiano.
Durante questa formazione avrete a disposizione uno strumento molto potente: l’arma di ordinanza che vi è stata consegnata oggi e che sarà sempre presente nella fondina della vostra cintura, con la sicurezza inserita. Prima di impiegare l’arma, è necessaria un’analisi fredda e lucida che comporti lo scarto di tutte le altre opzioni praticabili. L’arma quindi solo come “ultima ratio”, tenendo ben presente che la reazione deve sempre essere proporzionata all’azione e che è necessario salvaguardare l’incolumità dei cittadini. La scelta non è sempre semplice, mentre gli effetti si concretizzano in una manciata di secondi provocando inevitabili danni.
L’esperienza sul terreno vi permetterà di maturare, di imparare la differenza tra un “caso scolastico” ed un caso pratico: dove non sarà sempre evidente interpretare la legge e la sua applicazione. Questo percorso sul terreno, oltre a permettervi di completare ed affinare la vostra preparazione, vi porterà per la prima volta a contatto con i cittadini. Un rapporto questo che va continuamente implementato, che deve essere improntato sulla cortesia e sull’educazione. Ricordatevi inoltre che indosserete una divisa e che sarete armati: da voi ci si attende il buon esempio in servizio, ma anche una volta che riponete la divisa, perché per i cittadini, anche se siete fuori servizio rappresentate sempre e comunque la legge.
Care e cari aspiranti a voi va il mio personale augurio che ci si ritrovi, dopo questi mesi di pratica sul terreno, a celebrare insieme la vostra nomina ad agenti.
Vi ringrazio.
Consegna dell’arma agli aspiranti della Scuola Cantonale di Polizia 2012
26 ottobre 2012, Bellinzona, Corte di Castelgrande
Intervento di Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni