Il Consiglio di Stato nell’odierna seduta ha approvato il messaggio della modifica sull’organizzazione e la procedura in materia di tutele e curatele. Lo stesso è stato sottoposto al gremio dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni e dal Direttore del Dipartimento sanità e socialità. Il cambiamento segue la decisione delle Camere federali del 19 dicembre 2008 in cui hanno adottato la modifica del Codice civile svizzero (protezione degli adulti, diritto delle persone e diritto della filiazione) che entrerà in vigore il 1 gennaio 2013. Il nuovo diritto prevede che l’autorità di protezione sia interdisciplinare, composta da un collegio decisionale di un minimo di tre membri fra cui un giurista responsabile della corretta applicazione del diritto.
La sua organizzazione compete ai Cantoni che decidono il numero dei membri, la natura dell’autorità (amministrativa o giudiziaria), se prevedere un sistema di milizia o professionale, oppure se scegliere un sistema misto organizzato sul piano comunale, regionale o cantonale.
Sono previste due tappe. Nella prima fase s’intende adeguare le norme cantonali limitatamente alle esigenze poste dal diritto federale, optando, in un secondo tempo, per una più incisiva riorganizzazione. Sempre nella prima fase è previsto di mantenere le attuali Commissioni tutorie regionali (CTR), designare il Tribunale di appello quale autorità di reclamo (attualmente è l’Ufficio di vigilanza sulle tutele) con il potenziamento di un giudice, collocare l’autorità di vigilanza presso il Tribunale di appello e potenziare adeguatamente le risorse degli Uffici cantonali preposti alla collaborazione con le autorità di tutela e all’esecuzione delle misure di protezione.
In una seconda fase vi è la volontà di implementare entro il 2018 il “modello giudiziario” mediante la costituzione del Tribunale di famiglia. La messa in atto di questa seconda fase, la cui composizione in sedi distinte deve essere ancora definita. In quest’ambito e nel contesto della nuova ripartizione delle competenze tra Cantone e Comuni in materia di esecuzione delle misure, si tratterà di stabilire pure gli oneri tra Cantone e Comuni.
Per quanto concerne le prestazioni di valutazione ed esecuzione delle misure di protezione il messaggio prevede il potenziamento di nove unità (7 tutori, 1 contabile e 1 segretaria) per l’Ufficio del tutore ufficiale e di cinque unità (assistenti sociali) per la valutazione e l’esecuzione dei provvedimenti che coinvolgono famiglie e minorenni che verrà garantita dall’Ufficio delle famiglie e dei minorenni, da assumere progressivamente sull’arco di tre anni a partire dall’entrata in vigore del nuovo diritto federale (1° gennaio 2013). Dal 2015 l’implementazione delle misure previste comporteranno un onere di 1,8 milione circa all’anno.
Messaggio concernente la modifica della legge sull’organizzazione e la procedura in materie di tutele e curatele