Uella, come direbbe qualcuno. Il domenicale tanto attento alla mia persona, a sei mesi di distanza se n’esce con un nuovo presunto scoop.
Oggetto del finto scoop sono gli obblighi militari del sottoscritto. Cito solo una cifra a far comprendere come tale scoop sia falso, pretestuoso e infondato: nel corso degli ultimi 15 anni, un giorno su cinque l’ho passato prestando servizio militare!
Infatti, stando al mio libretto di servizio, dal 1997 ho prestato oltre 1000 giorni di servizio. Un periodo equivalente a tre volte gli obblighi complessivi di un soldato semplice di Esercito 95 e pari a quattro volte quelli di un soldato dell’attuale Esercito XXI.
In questi 15 anni ho assolto la Scuola Reclute (1997), la Scuola sottufficiali (1998), la Scuola ufficiali (1999), il corso di condotta per comandanti di compagnia (2001), l’assunzione del grado di capitano nel 2003, il corso di formazione di Stato maggiore (2004-2005), l’assunzione del grado di maggiore nel 2007, diversi corsi tecnici e in fine oltre otto corsi di ripetizione completi con la truppa.
Sono stato per oltre 4 anni il responsabile della logistica del battaglione d’aiuto in caso di catastrofe, in termine tecnico l’ufficiale S4. Come previsto dalla prassi interna all’Esercito, dopo 4 anni la posizione viene lasciata libera, in modo da generare quella naturale e positiva relève interna. Per questo motivo nel 2011 ho assunto la funzione di ufficiale PIO (stampa e informazione) del battaglione e prossimamente passerò ad ufficiale a disposizione del comandante della Regione Territoriale 3, il Divisionario Marco Cantieni.
Affermare diffamando che il sottoscritto si sottragga ai propri obblighi è pura fantasia dell’estensore del pezzo, pubblicato sul domenicale tanto attento alla mia persona. La soluzione trovata con il Comando della regione territoriale 3 permetterà di ossequiare agli obblighi di servizio, senza bloccare posizioni all’interno di uno Stato maggiore; una soluzione condivisa e applicata in casi analoghi, che permette di prestare servizio, pur “servendo la Patria” quale Consigliere di Stato di una Repubblica e Cantone. Dunque, nessun favoritismo di sorta.
Rilevo ancora una volta che – al posto di intervistare i diretti superiori del sottoscritto – l’estensore prenda, quale contraltare alla mia persona, un fantomatico “ufficiale superiore”. Fonti non identificabili e quindi oggetto di fieri dubbi sulla loro veridicità e fedeltà; a meno che, non si tratti delle stesse persone di alcuni mesi or sono…
In chiusura, ringrazio ancora della morbosa attenzione nei miei confronti da parte del domenicale, invitando a voler presentare gli obblighi di servizio militare prestati in Svizzera dall’estensore del pezzo. Resto volentieri a disposizione, del mio Paese e del mio Cantone, ricordando che il sottoscritto è sempre al servizio della Patria (o in grigioverde o da Consigliere di Stato)!
Buon carnevale.
Norman Gobbi
Consigliere di Stato e maggiore dell’Esercito