Con il passare delle ore mi sono reso pian piano conto che la Lega dei Ticinesi avrebbe conquistato il secondo seggio in Governo. A scrutinio terminato, la sorpresa – piacevole – di essere stato il secondo dopo Marco Borradori con 61’712 preferenze! Un grande risultato personale che corona una giornata trionfale e di festa. Alle elettrici e agli elettori ticinesi la mia massima stima per questo carico di fiducia espresso domenica 10 aprile 2011. Una fiducia che è per me una missione.
Come spiega questo risultato?
Lo interpreto come una ricompensa per il lavoro e l’impegno degli ultimi quattro anni, che mi hanno visto impegnato, tra le altre cose, come presidente del Gran Consiglio e consigliere nazionale. È un risultato che mi ripaga per i miei sacrifici e per quelli fatti dalla mia famiglia.
E la Lega? Si aspettava un’affermazione del genere da parte del suo partito?
Mi aspettavo che potesse finire in questo modo, almeno per quanto riguarda la conquista del secondo seggio, ma di certo non pensavo ad un’affermazione di queste dimensioni. L’elettorato ha visto il nostro affiatamento e ha premiato il lavoro di squadra. Questo non può che riempirmi di gioia.
Lei farà comunque parte di un Esecutivo per la prima volta a maggioranza relativa leghista. Come potrebbero cambiare le cose?
Continueremo a lavorare per risolvere i problemi in modo pragmatico. Dovremo trovare alleanze sui vari punti e spero che gli altri partiti capiscano che bisogna venire al tavolo a parlare con la Lega.
Che consigliere di Stato sarà Norman Gobbi?
Porterò in avanti la mia politica di vicinanza alla gente, come ho sempre fatto in ogni consesso di cui ho fatto parte. Per quanto riguarda il mio modo di fare politica, credo di aver dimostrato equidistanza con l’anno di presidenza del Gran Consiglio. Su certi temi, come ad esempio quello della sicurezza, mi definisco una «hardliner» (n.d.r. uno che persegue una linea dura), ma su altri mi definisco moderato. In generale non sono uno che cerca la rissa. Per indole sono portato piuttosto a cercare soluzioni.
Parla di sicurezza, sembra quasi che stia strizzando l’occhio ad un certo dipartimento. È così?
Il Dipartimento delle istituzioni è sicuramente affine alle tematiche che prediligo. Il risultato di oggi ed in particolare quello dei voti personali, che mi vede secondo in assoluto alle spalle di Marco Borradori, mi può anche spingere a fare altre riflessioni. Il discorso è aperto. Vedremo come affrontarlo.