Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato ha approvato nella sua seduta odierna il credito di 991 mila franchi per il rinnovo della piattaforma per la registrazione dei dati biometrici e l’introduzione della carta di soggiorno in formato carta di credito per i cittadini stranieri provenienti da Stati UE/AELS.
«Biometria 2020»: è questa la denominazione assegnata al progetto che concerne i servizi dell’Amministrazione cantonale coinvolti nelle procedure di rilascio dei documenti di identità ai cittadini svizzeri e dei permessi per gli stranieri residenti o che esercitano un’attività lucrativa in Svizzera. Ma che cosa cambia? In base alle disposizioni a livello federale si tratterà di procedere al rinnovo totale del sistema tecnico in uso per il rilevamento dei dati biometrici (fotografia, firma, impronta digitale), entrato in funzione nel 2010, che raggiungerà alla fine dell’anno prossimo il limite massimo di durata d’impiego (10 anni). Esso serve per emettere le carte d’identità e i passaporti svizzeri, nonché i visti, le carte di soggiorno biometriche e i documenti di viaggio per cittadini stranieri provenienti da Stati terzi. Il sistema è utilizzato anche dalle autorità di controllo alla frontiera per verificare i dati biometrici dei passaporti svizzeri e delle carte di soggiorno biometriche. Oltre alla sostituzione dell’infrastruttura tecnica i Cantoni saranno chiamati a introdurre il rilevamento dei dati necessari all’emissione del permesso per i cittadini stranieri provenienti da Stati UE/AELS, i richiedenti l’asilo e i rifugiati. Anche per queste categorie di stranieri il Consiglio federale ha deciso che, a decorrere dal 1. gennaio 2021, i permessi emessi attualmente in forma cartacea, dovranno essere confezionati in formato carta di credito.
Per tutti i cittadini svizzeri che necessiteranno di rinnovare la carta d’identità e/o il passaporto la procedura rimane invariata: essi potranno infatti continuare a rivolgersi agli sportelli del Servizio documenti d’identità dell’Ufficio cantonale di stato civile di Bellinzona, nonché agli sportelli comunali di Mendrisio, Lugano, Locarno e Biasca. Il Servizio documenti d’identità dell’Ufficio cantonale dello stato civile continuerà a occuparsi del rilevamento dei dati biometrici per l’emissione dei permessi di cittadini di Stati terzi e assumerà la competenza per il rilevamento della fotografia e della firma dei cittadini stranieri provenienti da Stati UE/AELS. Questa soluzione si è resa necessaria per evitare problematiche di tipo logistico e organizzativo che, visti i tempi di attuazione ristretti, avrebbero creato difficoltà nel rispettare il termine inderogabile previsto dal Consiglio federale per introdurre il permesso nel nuovo formato. L’attività amministrativa a Bellinzona sarà parzialmente sgravata, in quanto i rilevamenti riferiti al rilascio di un permesso B, L e G indipendenti (circa 10’000 casi) saranno gestiti dal Servizio nuove entrate dell’Ufficio della migrazione a Lugano.
Il costo complessivo di 991 mila franchi comprende sia la parte logistica del progetto per quanto attiene gli stabili di uso cantonale di Bellinzona e Lugano (totale 419 mila franchi), sia l’acquisto di tutti gli apparecchi di rilevamento dei dati (totale 415 mila franchi).